Articoli

Iscrizioni ancora aperte per i corsi settimanali

Dopo la pausa natalizia, sarà ancora possibile ai corsi settimanali di Qi GongTai Chi Chuan e Meditazione.

I corsi si svolgono a Firenze, presso:

Per qualunque info: info@scuolashenming.it oppure 335/6067669 o 328/3565767.

 

Inizio dei nuovi corsi di Qi Gong, Tai Chi e Meditazione!

Iniziano i nuovi corsi di Qi Gong, Tai Chi Chuan e Corso di Rilassamento e Tecniche Antistress!
I nuovi corsi l’Associazione Ashtanga Yoga di Firenze, in via Fabbroni 54 rosso, (vicino a piazza Leopoldo – fermata T1 Leopoldo; linea 55 fermata Fabbroni Pagnini).

Ecco gli orari dei corsi:

QI GONG: Giovedì dalle 18.00 alle 19.30 (a partire dal 9 ottobre).

TAI CHI CHUAN: Martedì dalle 18.00 alle 19.30 (a partire dal 4 ottobre).

MEDITAZIONE: Martedì e Giovedì  dalle 19.30 alle 20.30 (a partire dal 4 ottobre).

 

 

 

Ma cos’è il tai chi?

Viviamo ormai in una realtà e in una cultura cosmopolita, in cui le nostre orecchie sono sempre più abituate a sentire termini esotici legati agli ambiti più disparati, dalla cucina alla musica, fino alle attività fisiche. Ormai da generazioni sentiamo parlare di arti marziali e i nomi che subito ci vengono alla mente sono karate, judo e kung fu, complice anche una cospicua produzione cinematografica. Dal mondo delle discipline del benessere invece abbiamo un nome che da decenni spicca su tutti: lo yoga. Negli ultimi anni, da questi due mondi, continuano ad emergere altre discipline che arrivano finalmente ad una maggiore notorietà in Italia e nel mondo occidentale in genere.

Tra queste troviamo il tai chi chuan (o taiji quan a seconda della trascrizione). Ma cos’è il tai chi?

Non è una domanda così scontata. Quando mi capita di farne menzione con amici, conoscenti o persone potenzialmente interessate c’è spesso molta confusione su molti punti: “Dai, è quella specie di yoga giapponese o cinese!”, “Ah ma è quella roba dove si balla lenti!”, “Ma è come il karate, no?”.

Cerchiamo di fare chiarezza in maniera molto semplice.

Anzitutto il tai chi è una disciplina cinese, le cui origini vengono convenzionalmente legate alla figura leggendaria di Zhang Sanfeng, monaco presumibilmente vissuto tra il 12° ed il 13° secolo, anche se si è sempre più convinti che in realtà già da molti secoli venisse praticata un qualcosa di molto simile al tai chi. Nei secoli si è quindi sviluppato dando vita a differenti stili: tutti con fondamenti comuni, ma con differenze nelle tecniche e nelle posizioni.

Il nome tai chi chuan viene tradizionalmente tradotto come “lotta (o boxe) della Polarità Suprema”. Ovvero? Niente panico, è più semplice di quanto sembra. Partiamo da chuan che significa lotta: ciò ci fa subito comprendere che stiamo parlando di un’arte marziale. Tai chi invece è un concetto che ormai tutti conosciamo, ma che erroneamente chiamiamo in modo diverso. Il tai chi, infatti, non è altro che il nome del simbolo dello yin e dello yang: il cerchio con una metà bianca ed una nera. Il concetto che sta alle spalle di tale immagine è un po’ più complesso di quello che spesso si interpreta. La sua definizione si ritrova nella filosofia taoista, sulla sua visione cosmogonica e sull’antichissimo libro “Classico dei Mutamenti” (conosciuto anche col nome di “I Ching” o “Yi Jing”), pilastro di tale filosofia.

“Un’arte marziale? Ho letto bene?”. Sì, il tai chi chuan nasce dalla fusione di arte marziale e pratiche di lunga vita. In questo modo il lavoro che il praticante fa sul proprio corpo è a tutto tondo. Uno degli aspetti affascinanti e proprio questo: dare la possibilità a chi pratica di sviluppare più aspetti assieme. Il tai chi infatti lega insieme una sequenza di movimenti lenti e armoniosi, il cui insieme viene definito forma: tale successione non è altro che un insieme di tecniche marziali. L’allievo impara a conoscerle e può decidere anche di non svilupparle, purché sia consapevole della loro presenza.
Giusto per puntualizzare: anche se l’esecuzione della forma è lenta, è ovvio che chi allena il tai chi come arte marziale non tiri pugni con la stessa rapidità di un bradipo.

Il resto della componente di questa disciplina è quello legato al benessere e alle cosiddette “pratiche di lunga vita”: ginnastiche di origine taoista con dei concetti legati alla Medicina Tradizionale Cinese. Infatti i praticanti troveranno dei miglioramenti in diverse regioni del corpo: articolazioni, muscolatura (no, non vi farete venire la tartaruga col tai chi), equilibrio, postura, sistema cardio-respiratorio, sistema nervoso, eccetera. I risultati si hanno già dopo qualche mese di pratica, provare per credere. Sarà uno sviluppo progressivo ma costante: le gambe più forti, la schiena e il collo meno doloranti del solito, le articolazioni più sciolte, lo stress che cala, il sonno che migliora. A testimonianza di ciò invito anche ad una ricerca online su alcuni studi condotti da varie università che hanno dimostrato l’efficacia e i benefici del praticare tai chi.

Infine concludo che non ci sono vincoli di età per iniziare a praticare. La maggior parte di immagini che oggi abbiamo sono di anziani cinesi che la mattina presto si ritrovano nei parchi cittadini per condividere il tempo insieme praticando.

Spero che questo articolo abbia aiutato ad avere un’idea più chiara di cosa sia il tai chi chuan. Leggete, spulciate YouTube, informatevi su internet, ma se veramente volete comprendere cosa sia questa disciplina venite a fare lezione, praticate e lasciatevi trasportare in questo mondo, ne varrà la pena.

Buon viaggio e buona pratica.

Stage Estivo 2018 @ Montorgiali (GR) | 5-8 Luglio

Finalmente arriva l’estate e come tutti gli anni arriva lo stage estivo della Scuola Shen Ming!
Anche quest’anno il programma sarà completo: benessere, al relax, pratica e vacanza. Il seminario costituisce un ottimo finale di stagione prima della pausa estiva.

Gli allievi hanno modo di poter approfondire quanto studiato durante l’anno e conoscere nuove discipline. Ma non è solo per chi già pratica, lo stage è aperto a tutti, anche a chi vuole avvicinarsi alle discipline proposte.

Il programma di lavoro, ormai rodato negli anni, rimane lo stesso:

  • la mattina saremo tutti in un unico gruppo di lavoro per fare QiGong
  • il pomeriggio ci divideremo in due gruppi, uno di Tai Chi Chuan e uno di Meditazione

Ovviamente non dimentichiamoci di essere anche in vacanza! Per questo abbiamo confermato il posto che ormai ci vede ospiti da diverse estati: l’Agriturismo Podere Perucci di Sopra. Un antico casale composto da camere accoglienti e con stupenda vista e circondato da verdi colline, dove godersi ampi spazi verdi, quiete e silenzio per una vacanza intima e tranquilla. Il podere si trova nella località di Montorgiali, a pochi minuti dal comune di Scansano, famoso in tutto il mondo per i suo prodotti enogastronomici. (Clicca qui per vedere la mappa) L’agriturismo è ubicato in una zona collinare privilegiata, lungo il percorso della strada del vino Colli di Maremma.

Se il paesaggio non fosse sufficiente, ad accogliervi troverete un’ottima cucina che vizierà i vostri palati per tutta la durata del seminario. Non solo avremmo a nostra disposizione una piscina esterna, un tavolo da ping pong, un biliardino, un confortevole soggiorno e una meravigliosa terrazza.

 

Per quanto riguarda l’aspetto logistico e organizzativo:
l’arrivo dei partecipanti è previsto per il pranzo del 5 luglio e la partenza dopo il pranzo dell’8 luglio.
Gli orari delle attività saranno dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00.

 

I prezzi:
Come ogni anno, abbiamo cercato di ottenere i prezzi migliori per il soggiorno in pensione completa con colazione, pranzo, cena (tutte con bevande comprese), pause durante la pratica, uso della piscina, uso della stanza per gruppi, Wi-Fi.

Prezzi a persona, per notte sono:
75 € in camera singola
70 € in camera doppia o matrimoniale
65 € in camera tripla

Il costo del seminario è di 260€.

Come ogni anno, in parallelo al nostro stage, si tiene anche un Seminario di Scrittura Narrativa. Il titolo di quest’anno è “Bottega di Scrittura e di Magia”.
Chi lo desidera quindi, può frequentare parte del seminario di scrittura e parte del nostro, scegliendo accuratamente IN ANTICIPO, come “dividersi” tra i due seminari, accordandosi con i Maestri. È un’ottima opportunità di provare nuove esperienze.

Quanta fretta, ma dove corri?

La nostra società è indubbiamente dinamica, basata su ritmi rapidi e serrati. Ci svegliamo la mattina andiamo a lavoro, pranziamo al volo, sbrighiamo commissioni, trascorriamo tempi interminabili nel traffico, torniamo a casa e così ancora: tutte le settimane, tutto l’anno. Siamo sempre di fretta, a rincorrere il tempo. Tutto dev’essere rapido: abbiamo smartphone ultraveloci sempre in mano per controllare mail, messaggi, social network e mantenerci sempre connessi non lasciandoci mai staccare. Acceleriamo tutto quanto, ma a quale scopo? Per ridurre i nostri orari di lavoro guadagnando più tempo per noi? No, purtroppo no. Corriamo da una parte all’altra e ci lamentiamo di non aver mai tempo per noi.
Quindi? Dobbiamo rallentare e renderci conto che possiamo ritagliarci del tempo per noi, in qualunque momento della giornata. È una questione di abitudine. Ma come impiegarlo quel tempo? Gustiamone ogni minuto e cerchiamo di invertire il ritmo della nostra routine: assaporiamo la lentezza.
Una delle caratteristiche del tai chi chuan è proprio la sua lentezza nei movimenti, questo gli conferisce l’etichetta di “meditazione in movimento” e permette al praticante di immergersi in una dimensione temporale differente. La frenesia lascia spazio alla calma, le lancette sembrano rallentare, il corpo si muove come immerso nell’acqua, la mente trova una serenità maggiore. Non solo, con la pratica si può anche trovare un beneficio dal punto di vista cardio-respiratorio (diminuzione delle respirazioni e dei battiti per minuto) e si è finalmente in grado di gustare ogni attimo, dando allo scorrere del tempo tutt’altro valore.
Con il tai chi chuan combattiamo lo stress, ricarichiamo le batterie, acquisiamo sicurezza e impariamo e risolvere le situazioni difficili con maggior calma e lucidità. Questi sono alcuni dei motivi per cui alcune aziende, soprattutto all’estero, hanno scelto di attivare dei corsi di tai chi per i propri dipendenti, riscontrando una maggior efficienza nel loro lavoro.
Con questo non voglio sostenere che questa disciplina sia la soluzione, ma è sicuramente una delle più complete per ridarci la possibilità di ritrovare, almeno per un paio d’ore alla settimana, una dimensione meno frenetica all’incessante routine sempre più rapida e alienante.