21 maggio – Stage Qi Gong: I 5 Animali

Il 21 maggio si terrà un seminario di Qi Gong su I Cinque Animali come insegnato dal M° Jeffrey Yuen.

19 marzo – Stage di Qi Gong su Gli Otto Pezzi di Broccato

Il 19 marzo la Scuola Shen Ming organizza uno stage di Qi Gong, fondamentale per chi pratica e chi si vuole avvicinare a questa benefica disciplina, sui celebri Otto Pezzi di Broccato come insegnato dal M° Jeffrey Yuen,baduajin

15 gennaio – Seminario di Tong Ren con N. Giuntini

Il 15 gennaio inizieremo il nuovo anno con un interessantissimo seminario di Tong Ren con Nadia Giuntini.

20 Novembre – Seminario Qi Gong

shen-ming-gallery (4) Seminario di Qi Gong

Il seminario si basa sullo studio pratico del metodo Dao Yin Bao Jian Gong del prof. Zhang Guande.

Inizio corso Dietetica Cinese

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    CORSO DI DIETETICA CINESE

A Novembre inizia un nuovo primo anno del corso di dietetica cinese.

8 incontri di mezza giornata – un sabato pomeriggio al mese dalle 15 alle 18.

Clicca qui per saperne di più

Giornata di meditazione

img_5046SABATO 22 OTTOBRE – CONVENTO DI MONTESENARIO

Dopo il successo della scorsa giornata di meditazione abbiamo deciso di replicare.Ci troviamo presso il bellissimo Convento di Montesenario, un eremo che si trova a 810m.s.l nelle colline che circondano Firenze. Da lì si gode una vista meravigliosa, che domina tutto il Mugello da un lato e si espande verso il Casentino dall’altro. Tutto intorno, c’è il bosco, pieno di sentieri da percorrere, ideali per la meditazione camminata.L’incontro è APERTO A TUTTI.
Obiettivo di questo incontro è fornire alcuni semplici strumenti per combattere lo stress, superare le emozioni negative e ritrovare la pace con se stessi.
Useremo il rilassamento psicofisico, le visualizzazioni e le tecniche yoga di respirazione. Per lavorare sul superamento delle emozioni negative faremo ricorso agli insegnamenti del buddismo tibetano e zen, mentre la tradizione induista guiderà la meditazione profonda.

Il CONTRIBUTO richiesto è simbolico: € 20 come rimborso spese e offerta al Convento.
L’importo deve essere versato sul seguente Iban a mio nome (Fabrizio Bencini): IT 35 F 0760105138247269547274.

Vi prego di darmene poi comunicazione scritta, per registrare l’iscrizione.
Da portare con sé: tappetino da yoga, una coperta, un paio di cuscini, indumenti comodi, scarpe per camminare e un maglione.

 

Storia dello Shiatsu

Lo Shiatsu ha origini antichissime ma la sua codificazione come precisa tecnica corporea risale a tempi relativamente recenti. I primi interventi attuati in Giappone con una tecnica manuale di tipo pressorio a cui viene dato il nome di Shiatsu, risalgono infatti al periodo tra il 1910 e il 1920, ed è sempre in quegli anni che viene pubblicato il primo libro, intitolato “Shiatsu Ho”, ad opera di Tamai Tempaku. Il riconoscimento ufficiale di questa disciplina avverrà comunque più tardi, nel 1955, ad opera del Ministero della Sanità giapponese.

Nonostante la nascita relativamente recente e la sua matrice giapponese, in realtà questa Arte affonda le sue radici nell’antica cultura medica estremo-orientale e trae origine dalle arti manipolatorie cinesi come l’am-ma, l’an-fa e il tui-na, praticate per la cura della salute già a partire dal 2.500 – 3.000 a.C. Lo Shiatsu si differenzia da queste forme per la staticità della pressione che viene portata perpendicolarmente alla superficie del corpo trattata; non esistono pertanto nello shiatsu sfregamenti, impastamenti, ecc.; le pressioni entrano in profondità senza scivolare sulla pelle e producono uno stimolo a cui l’organismo della persona trattata “risponde”, recuperando e manifestando “dall’interno” le proprie risorse vitali (e questo è uno dei motivi per cui non è corretto definirlo massaggio).

L’evoluzione e sviluppo dello Shiatsu come lo conosciamo oggi inizia dunque in Giappone agli inizi del 900 diffondendosi rapidamente grazie alla sua grande efficacia. Alcuni dei primi esponenti dello Shiatsu furono di fondamentale importanza per la crescita dello Shiatsu come Arte per la Salute e s’impegnarono attivamente nella sua diffusione, creando scuole di formazione e studio dove diedero vita a differenti stili di Shiatsu. Tra questi ricordiamo in modo particolare Tokujiro Namikoshi e Shizuto Masunaga, che diedero vita rispettivamente allo stile Namikoshi e allo Zen Shiatsu.

Lo Zen Shiatsu

Negli anni ’60 Shizuto Masunaga, psicologo dell’Università di Tokyo e allievo di Namikoshi, fondò una sua scuola, lo Iokai Shiatsu Institute. Masunaga sviluppò una nuova visione dello Shiatsu come conosciuto fino a quel momento, operando una profonda trasformazione grazie all’integrazione dei suoi studi di psicologia e Medicina Tradizionale Cinese. Nel suo sistema viene infatti recuperato parte dell’enorme bagaglio teorico-pratico della Medicina Tradizionale Cinese, che era stato tralasciato dai suo predecessori per presentare lo Shiastu in modo più “occidentale”. Masunaga raffinò anche i metodi di valutazione dello stato di salute del ricevente ed approfondì i principi di trattamento per rendere più efficaci le tecniche impiegate. Inoltre Masunaga diede un grande rilievo all’atteggiamento interiore dell’Operatore Shiatsu e alla comunicazione non-verbale che il suo tocco stabilisce con il ricevente. Masunaga chiamò il sistema da lui sviluppato Zen Shiatsu, ispirandosi al buddismo Zen e al suo approccio diretto, semplice ed elegante alla comprensione della realtà.

Da Masunaga al giorno d’oggi

Negli anni settanta lo Shiatsu si diffuse in America e in Europa, raggiungendo anche l’Italia dove trovò un ambiente particolarmente favorevole alla propria diffusione e sviluppo.
Grazie anche alla sua diffusione globale lo Shiatsu presenta una grande dinamicità, infatti nuovi approcci e metodologie continuano ad essere sviluppati. Al giorno d’oggi esistono numerosi stili e approcci, alcuni si concentrano maggiormente sulla pressione dei punti, mentre altri sottolineano il lavoro più generale sul corpo o lungo i meridiani per influenzare il Ki che scorre in loro. Anche i fondamenti teorici e filosofici sono vari ed anche i metodi di valutazione, ma l’essenza dello Shiatsu è sempre mantenuta e si basa su una modalità di contatto corporeo molto raffinata e il suo straordinario potere di migliorare la qualità della vita.

Riprendono le attività della Scuola Shen Ming!

Con l’inizio di settembre e la transizione tra l’estate e l’autunno riprendono le varie attività della Scuola Shen Ming.

I corsi amatoriali, che si svolgono a cadenza settimanale sono: Qi Gong, Tai Chi, Rilassamento tecniche anti-stress e il corso di arti marziali per bambini >> clicca qui per scoprire i dettagli!

I percorsi di formazione professionale sono: Qi Gong, Tui Na, Shiatsu e Dietetica Cinese >> clicca qui per scoprire i dettagli!

Di seguito tutti i dettagli delle presentazioni dei vari corsi:

<strong>Presentazone dei corsi</strong>
Presso il Centro Harmony, via del Romito 8 D rosso, Firenze:
– per i corsi amatoriali di QIGONG, lunedì 3 ottobre ore 18-19;
– per il Tai Chi mercoledì 5 ottobre ore 18-19;
– per il corso di rilassamento e tecniche antistress, 5 ottobreore 19-20,30;
– per i corsi professionali di Qigong e Tuina 5 ottobre ore 21;

Presso l’Associazione Hilos, Via Bovio 14, Pisa:
– per i corsi di Shiatsu, 30 settembre alle 21:00 e 5 ottobre alle 17:00;

Cos’è il Tui Na

Il Tui Na è il massaggio della Medicina Tradizionale Cinese, che agisce sui meridiani e sugli agopunti con vari tipi di manipolazione, sciogliendo i blocchi energetici causa di molti disturbi. Il Tui Na contribuisce ad armonizzare Yin e Yang, a regolare la funzionalità degli organi e dei visceri, a migliorare la circolazione dell’energia (Qi) e del sangue e ad incrementare la mobilità articolare.

IL TUINA PUO’ ESSERE, IN MOLTE SITUAZIONI, UN VALIDO AIUTO ALLE TERAPIE CONVENZIONALI, PER ESEMPIO NEI CASI DI:
STRESS E TENSIONE NERVOSA (mal di testa, insonnia e nevrastenia, cervicalgia e cervico-artrosi)
TRAUMI ( regione cervicale, spalla, torace, legamenti collaterali interni, malleolo)
REUMATISMI E PATOLOGIA ARTICOLARI (periartrite scapolo-omerale, patologia del gomito, del polso, della mano e delle dita, del ginocchio, mialgia del polpaccio)
MAL DI STOMACO (gastralgia, distensione addominale)
DIARREA E STITICHEZZA
MAL DI SCHIENA (lombalgia, discopatia lombare, sciatalgia)
DISTURBI RESPIRATORI
DISTURBI MESTRUALI
DISTURBI DEI BAMBINI E PREVENZIONE DI PROBLEMI DIGESTIVI, RESPIRATORI E COLLEGATI AI CAMBIAMENTI DI STAGIONE.
TABAGISMO (riflessologia auricolare per chi vuol smettere di fumare)

Rilassamento e Tecniche Antistress

Di cosa si occupa?

Il corso di Rilassamento e Tecniche Antistress nasce dalla lunga esperienza professionale del M° Fabrizio Bencini.

“Ho capito che ogni problema fisico ha in realtà un’origine psichica e che per ottenere una guarigione completa occorre rimuoverne le cause.”

Detto così, sembra ovvio, ma nella realtà le cose sono molto diverse. Nella medicina convenzionale, raramente ci si interessa dell’origine della malattia, preoccupandosi piuttosto di trovare la cura migliore. Proposito sacrosanto, che presuppone una diagnosi corretta, che difficilmente tiene conto del rapporto mente-corpo e, quasi mai, del rapporto mente-corpo-spirito. Le cause della malattia vengono ricercate nell’origine organica, ereditaria, virale o genetica o ambientale, ecc. ma non nei traumi psichici, nella sofferenza esistenziale, nel male di vivere, in una parola nella malattia dell’anima. La legge del Karma ha un’importanza non minore e anche di questa dovremmo tenere gran conto, aiutando la persona a  comprendere un’origine anche molto, molto lontana della sofferenza.

La malattia così come siamo soliti definirla, si presenta con disturbi organici, ma sono molto diffusi disagi più sottili quali la mancanza di autostima e i sensi di colpa che avvelenano l’esistenza e impediscono la felicità. Questi sono spesso sottovalutati e generalmente classificati come psicosomatici, ma se non curati in tempo possono trasformarsi in malattie vere e proprie.

Possiamo scegliere metodi di cura che preferiamo, ma finché non capiremo che la guarigione definitiva dipende solo da noi stessi non risolveremo il problema alla radice. Se non stiamo bene, è giusto che ci rivolgiamo a professionisti competenti, medici e terapisti, ma non è sufficiente. Bisogna fare appello soprattutto alle nostre risorse, energetiche e spirituali, per arrivare alla acomprensione profonda di ciò che ci affligge ed eliminarlo. Occorre anche comprendere che solo una trasformazione radicale di noi stessi, del nostro modo di pensare e di rapportarci agli altri rappresenterà la salvezza. Dobbiamo eliminare la rabbia, l’invidia, il rancore, il risentimento, la paura, la collera, l’ansia, la tristezza, la presunzione, la superbia, l’orgoglio, i pensieri ossessivi  e ogni altro pensiero negativo per aprirci alla compassione e all’amore incondizionato senza barriere e pregiudizi. Non è facile, ma è l’unico modo per star davvero bene e rinnovare la nostra vita.

È così vero che quando stiamo male vogliamo guarire? Sembra una domanda stupida, ma la risposta non è scontata. Certo, a livello razionale, quando soffriamo vogliamo porre fine al dolore, ma a livello inconscio è davvero così? Molte più volte di quello che pensiamo, ciò che sembra ovvio non lo è. Quante volte non facciamo niente (o niente di utile!) per star meglio? In fondo, se stiamo male, chi ci sta vicino si prende cura di noi e chissà se lo farebbe ancora se stessimo bene! La malattia ci culla e noi ci culliamo in essa, speriamo di essere più amati, più coccolati; ci piace autocommiserarci ed essere compatiti. Spesso, andare a fondo nella ricerca di un malessere profondo vuol dire essere costretti a fare delle scelte molto difficili, cioè a far emergere verità che vorremmo rimanessero ben sotterrate perché aprirebbero ferite molto dolorose se riportate in superficie. Allora, è più facile e comodo lasciare le cose come stanno; ma in questo modo non elimineremo mai la vera origine del male e la sofferenza.

La malattia in questo senso è una richiesta di aiuto, che si manifesta in quelle zone del corpo delle quali dovremmo conoscere il significato simbolico; la malattia e il corpo ci parlano, sta a noi decifrare il messaggio e intervenire. Non consideriamo più la malattia il nemico contro il quale combattere frontalmente, ma cerchiamo di risolverla con strumenti della mente e dell’anima. Ovviamente, ciò non significa affatto non curarsi da un punto di vista medico, anzi ognuno dovrebbe avere la facoltà di scegliere in piena libertà il metodo di cura ritenuto personalmente più idoneo. Ma i risultati delle cure mediche saranno certamente potenziati se ad essi affiancheremo la cura della mente e dello spirito.

Il corso

Scopo del corso è cercare di capire cos’è lo stress, cos’è davvero la malattia, adottando visualizzazioni, tecniche di rilassamento e  meditative che ci aiutino alla comprensione ultima dei nostri disagi psichici e nell’eliminazione della mancanza di autostima, dei sensi di colpa, delle frustrazioni, del pessimismo e di tutti quei sentimenti negativi che inutilmente ci impediscono di conseguire il diritto alla felicità.