Iscrizioni ancora aperte per i corsi settimanali

Dopo la pausa natalizia, sarà ancora possibile ai corsi settimanali di Qi GongTai Chi Chuan e Meditazione.

I corsi si svolgono a Firenze, presso:

Per qualunque info: info@scuolashenming.it oppure 335/6067669 o 328/3565767.

 

Seminario ‘Wei Wi Qi Gong’

Cari amici, riprendiamo i seminari di approfondimento del Qi Gong con un seminario dedicato allo studio degli esercizi a sostegno della Wei Qi. Il seminario si terrà sabato 13 ottobre dalle 9:30 alle 18:00, presso la sede dell’A.S.D. Hilos, in Via XX settembre 47, San Giuliano Terme (Pisa). Continua a leggere

Ma cos’è il tai chi?

Viviamo ormai in una realtà e in una cultura cosmopolita, in cui le nostre orecchie sono sempre più abituate a sentire termini esotici legati agli ambiti più disparati, dalla cucina alla musica, fino alle attività fisiche. Ormai da generazioni sentiamo parlare di arti marziali e i nomi che subito ci vengono alla mente sono karate, judo e kung fu, complice anche una cospicua produzione cinematografica. Dal mondo delle discipline del benessere invece abbiamo un nome che da decenni spicca su tutti: lo yoga. Negli ultimi anni, da questi due mondi, continuano ad emergere altre discipline che arrivano finalmente ad una maggiore notorietà in Italia e nel mondo occidentale in genere.

Tra queste troviamo il tai chi chuan (o taiji quan a seconda della trascrizione). Ma cos’è il tai chi?

Non è una domanda così scontata. Quando mi capita di farne menzione con amici, conoscenti o persone potenzialmente interessate c’è spesso molta confusione su molti punti: “Dai, è quella specie di yoga giapponese o cinese!”, “Ah ma è quella roba dove si balla lenti!”, “Ma è come il karate, no?”.

Cerchiamo di fare chiarezza in maniera molto semplice.

Anzitutto il tai chi è una disciplina cinese, le cui origini vengono convenzionalmente legate alla figura leggendaria di Zhang Sanfeng, monaco presumibilmente vissuto tra il 12° ed il 13° secolo, anche se si è sempre più convinti che in realtà già da molti secoli venisse praticata un qualcosa di molto simile al tai chi. Nei secoli si è quindi sviluppato dando vita a differenti stili: tutti con fondamenti comuni, ma con differenze nelle tecniche e nelle posizioni.

Il nome tai chi chuan viene tradizionalmente tradotto come “lotta (o boxe) della Polarità Suprema”. Ovvero? Niente panico, è più semplice di quanto sembra. Partiamo da chuan che significa lotta: ciò ci fa subito comprendere che stiamo parlando di un’arte marziale. Tai chi invece è un concetto che ormai tutti conosciamo, ma che erroneamente chiamiamo in modo diverso. Il tai chi, infatti, non è altro che il nome del simbolo dello yin e dello yang: il cerchio con una metà bianca ed una nera. Il concetto che sta alle spalle di tale immagine è un po’ più complesso di quello che spesso si interpreta. La sua definizione si ritrova nella filosofia taoista, sulla sua visione cosmogonica e sull’antichissimo libro “Classico dei Mutamenti” (conosciuto anche col nome di “I Ching” o “Yi Jing”), pilastro di tale filosofia.

“Un’arte marziale? Ho letto bene?”. Sì, il tai chi chuan nasce dalla fusione di arte marziale e pratiche di lunga vita. In questo modo il lavoro che il praticante fa sul proprio corpo è a tutto tondo. Uno degli aspetti affascinanti e proprio questo: dare la possibilità a chi pratica di sviluppare più aspetti assieme. Il tai chi infatti lega insieme una sequenza di movimenti lenti e armoniosi, il cui insieme viene definito forma: tale successione non è altro che un insieme di tecniche marziali. L’allievo impara a conoscerle e può decidere anche di non svilupparle, purché sia consapevole della loro presenza.
Giusto per puntualizzare: anche se l’esecuzione della forma è lenta, è ovvio che chi allena il tai chi come arte marziale non tiri pugni con la stessa rapidità di un bradipo.

Il resto della componente di questa disciplina è quello legato al benessere e alle cosiddette “pratiche di lunga vita”: ginnastiche di origine taoista con dei concetti legati alla Medicina Tradizionale Cinese. Infatti i praticanti troveranno dei miglioramenti in diverse regioni del corpo: articolazioni, muscolatura (no, non vi farete venire la tartaruga col tai chi), equilibrio, postura, sistema cardio-respiratorio, sistema nervoso, eccetera. I risultati si hanno già dopo qualche mese di pratica, provare per credere. Sarà uno sviluppo progressivo ma costante: le gambe più forti, la schiena e il collo meno doloranti del solito, le articolazioni più sciolte, lo stress che cala, il sonno che migliora. A testimonianza di ciò invito anche ad una ricerca online su alcuni studi condotti da varie università che hanno dimostrato l’efficacia e i benefici del praticare tai chi.

Infine concludo che non ci sono vincoli di età per iniziare a praticare. La maggior parte di immagini che oggi abbiamo sono di anziani cinesi che la mattina presto si ritrovano nei parchi cittadini per condividere il tempo insieme praticando.

Spero che questo articolo abbia aiutato ad avere un’idea più chiara di cosa sia il tai chi chuan. Leggete, spulciate YouTube, informatevi su internet, ma se veramente volete comprendere cosa sia questa disciplina venite a fare lezione, praticate e lasciatevi trasportare in questo mondo, ne varrà la pena.

Buon viaggio e buona pratica.

Gli alimenti per l’inverno

Da poco siamo entrati in inverno, per cui bisogna adeguare l’alimentazione alla stagione. Vediamo innanzitutto quali alimenti la natura ci mette a disposizione nel mese di GENNAIO:

VERDURE: broccoli, cardi, cavolfiori, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cicoria, finocchio, patate dolci, porri, scalogno, sedano rapa, spinaci, tobinambur, verze.

Per la frutta: alchechengi, arance, mandarini, mele, pere, pompelmi.

yin-yang-trasformazionePer la medicina cinese, in inverno siamo al massimo dello Yin.

Le energie della natura e degli esseri umani tornano a circolare in profondità, quindi dobbiamo assecondare questo processo di approfondimento, consumando radici, tuberi e cibi contenuti in involucri o gusci.

Poiché questa è la stagione più fredda, gli alimenti dovranno essere cotti e particolarmente nutrienti, come le zuppe calde. Dovranno essere limitati al massimo i cibi crudi o di natura fresca, mentre si dovranno privilegiare quelli di natura calda o tiepida, che riscaldano. Per esempio aglio, cipolla, erba cipollina, peperone, porro e zenzero (quest’ultimo se fresco disperde il freddo, se secco riscalda l’interno).

Tra i cereali saranno da preferire riso glutinoso e sorgo, e tra le leguminose ceci, lenticchie e fagioli.

Per gli onnivori, le carni più indicate sono l’agnello, il montone, il fagiano, la faraona, il prosciutto di maiale e il pollo. Tra i prodotti di mare, molluschi, scampi e pesce azzurro. Per i frutti: datteri e tutta la frutta secca.

 

VEDIAMO NEL DETTAGLIO ALCUNI DEGLI ALIMENTI SOPRA MENZIONATI.

Uno dei più interessanti è lo zenzero; se è fresco, riscalda l’esterno del corpo eliminando le conseguenze del vento freddo e proteggendo il Polmone. Inoltre, favorisce la discesa del Qi di Stomaco ed ha grandi proprietà disintossicanti; è utile in caso di tosse con catarro, nausea, vomito ed epigastralgia. Va consumato con moderazione in presenza di deficit di yin  ed è sconsigliato in caso di ipertensione ed altre manifestazioni di calore.

Lo zenzero secco riscalda il Jiao medio e disperde il freddo soprattutto di origine interna. Molto potente è la sua azione di rafforzamento dello yang. Utile è il suo utilizzo per contrastare le conseguenze di disturbi da deficit o eccesso di freddo, come sanguinamenti cronici, dolori addominali, diarrea, tosse, nausea e vomito, sempre dovuti al freddo. Da evitare in caso di calore o fuoco interni. 

 

Due parole su un cibo scoperto da poco e diventato giustamente diffuso a livello di massa: la Quinoa. Non è un cereale, non contiene glutine ed è ricca di proteine, apporta beneficio a tutto l’organismo, combatte l’astenia, la debilitazione, la lombalgia e la gonalgia da deficit di Rene, e vari disturbi dell’apparato genito-urinario sia maschile che femminile anch’essi conseguenti al deficit di yang di Rene. La Quinoa è ricchissima di proteine, vitamine del gruppo B,E,C e  sali minerali, specie calcio, fosforo e ferro.