Capodanno Cinese
Dal 5 febbraio 2019 ha inizio ufficialmente l’anno del maiale, l’ultimo segno dello zodiaco cinese. Le leggende della mitologia cinese, narrano che il maiale sia stato l’ultimo animale ad arrivare alla chiamata dell’Imperatore di Giada. Inoltre, ad essere più precisi, questo è l’anno del maiale di terra.
Cioè? Che vuol dire il maiale di terra?
I segni cinesi sono 12 e si alternano di anno in anno come in figura.
Quindi, ogni ciclo zodiacale dura 12 anni. Il ciclo successivo ripartirà con il cambio di un elemento naturale correlato, che a sua volta può avere una natura yin o yang. Per cui abbiamo:
Legno – Fuoco – Terra – Metallo – Acqua
Ogni elemento influenza così il segno zodiacale di quell’anno, un po’ come funziona l’ascendente per l’astrologia occidentale.
Si hanno quindi 2 macro-cicli di 60 anni l’uno. Questi sono costituiti da 12 rami terrestri (i segni) e 10 tronchi celesti (gli elementi naturali yin/yang).
Ok, ma perché i cinesi festeggiano a gennaio il capodanno?
La motivazione è semplice, perché il loro calendario tradizionale è di tipo lunare, ovvero si basa sulle fasi lunari. Infatti capodanno è il primo giorno di luna nuova, dopo l’entrata del Sole nell’undicesimo segno dello zodiaco solare. Per questo il capodanno viene festeggiato in un periodo che va dal 21 gennaio al 20 febbraio.
Il calendario cinese venne ufficialmente introdotto dall’Imperatore Wu Di della dinastia degli Han, nel 104 a.C., ma ormai dal 1912 in Cina, si adotta anche il calendario gregoriano. Le leggende, però lo fanno risalire addirittura alla Dinastia Xia (21° – 16° sec. a.C.). L’anno lunare, in realtà, è un concetto che risulta noto anche a noi occidentali. In passato, infatti, era utile dividere i giorni in fasi lunari, per calcolare il ciclo delle stagioni e dei raccolti. Gli almanacchi imperiali, venivano stilati ogni anno da esperti astrologi e approvati dall’Imperatore e divulgati. Al loro interno, fino ai primi del ‘900, si trovavano informazioni e consigli sul periodo più adatto per le varie fasi agricole e non solo.
Ma come funziona l’oroscopo cinese?
Anche in Cina ci sono dei calcoli per attribuire quale influsso gli astri abbiano sulla nascita e la vita di una persona. I calcoli astronomici, il ciclo degli elementi, si mescolano alla numerologia e ad altre materie che determineranno il presente e il futuro dell’individuo. D’altronde, in qualunque cultura nel mondo c’è un’antica ricerca per fare luce nel mistero della vita, escogitando sistemi di lettura del Cielo per interpretare il futuro e ricercare consiglio nelle stelle. L’idea è che ci sia un qualcosa di scritto, un destino o qualcosa del genere, che l’uomo cerca di scorgere attraverso tali metodi.
Al di là dell’interpretazione che si dà ai segni zodiacali, che lascio a chi ne compete, la sostanziale differenza che mi sento di sottolineare è quella che Terzani raccontò in Un indovino mi disse (1995). Lo scrittore fiorentino descrisse l’Oriente, come un mondo in cui antichi saperi, antichi rituali, superstizioni sopravvivono anche nella cultura contemporanea. Molti aspetti vengono ancora regolati sulla base di tali saperi, senza che ciò appaia come una stranezza. Una realtà minacciata da una globalizzazione dilagante, che rischia di cancellare dei tratti distintivi di un paese, nei quali risiede sicuramente parte del suo fascino.