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ALIMENTAZIONE IN PRIMAVERA SECONDO LA MTC

Alimentarsi in primavera secondo la dietetica cinese

Secondo la Medicina Cinese, l’uomo è un microcosmo immerso in un macrocosmo da cui non può prescindere e col quale deve vivere in armonia. È influenzato dall’ ambiente in cui abita, quindi anche dal mutare delle stagioni e dalle energie prevalenti in ciascuna di esse. La primavera è la stagione in cui si passa dal massimo yin dell’ inverno allo yang che inizia a espandersi. Il movimento di riferimento è il Legno, cui corrisponde l’organo Fegato, che subisce in questo periodo dell’ anno un mutamento energetico, cosi come gli altri organi, ciascuno nella stagione cui è associato. In primavera, l’energia rimasta sopita in inverno emerge in superficie e la dietetica deve adattarsi a questo cambiamento; saranno quindi preferiti gli alimenti diaforetici, quelli dal sapore dolce. L’attività del Fegato è stimolata dalla primavera e deve esprimere liberamente la sua vitalità, come recita il detto cinese “il Fegato teme la compressione “. Per questo motivo, il sapore principe del periodo è il dolce, che rilassa e decontrae; naturalmente, il dolce di cui si parla non è quello del tiramisù o della sachertorte, ma il dolce del riso e dei cereali. Anche la frutta, che è dolce, può essere utile, mentre il sapore acido ha un’ azione opposta a quella che si vuol favorire perché blocca il Qi del Fegato.  Bisogna poi ricordarsi di sostenere e nutrire l’organo che più ha lavorato nella stagione precedente, in questo caso il Rene, col sapore salato moderato.

In primavera, l’alimentazione deve basarsi sui cereali, in particolare orzo e miglio, sui legumi e le verdure, in particolare quelle a foglie verdi, perché dirigono la loro azione in modo spiccato sul Fegato. Fra queste è indicato soprattutto il tarassaco, per le sue proprietà depurative. Sono utili anche bietole, spinaci, cicoria, piselli, soia verde e foglie di menta. Ottima è la carota, capace di mobilizzare bene il Qi e favorire la digestione. Da evitare il pomodoro, perché troppo acido e astringente. Per quanto riguarda gli alimenti di origine animale, sono consigliati i pesci di mare, la carne bovina, e ancor meglio quella suina, per il suo sapore dolce e salato. Poiché la primavera è un momento di risveglio delle energie, occorre rimuovere le scorie dell’alimentazione invernale,  generalmente più ricca e pesante. Per questo motivo, è opportuno nutrirsi con cibi magri e leggeri per non appesantire l’apparato digerente; a tal fine, possono essere di grande utilità i centrifugati di verdura, facilmente digeribili e rivitalizzanti.

DIETETICA CINESE

Gli alimenti per l’inverno

Da poco siamo entrati in inverno, per cui bisogna adeguare l’alimentazione alla stagione. Vediamo innanzitutto quali alimenti la natura ci mette a disposizione nel mese di GENNAIO:

VERDURE: broccoli, cardi, cavolfiori, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cicoria, finocchio, patate dolci, porri, scalogno, sedano rapa, spinaci, tobinambur, verze.

Per la frutta: alchechengi, arance, mandarini, mele, pere, pompelmi.

yin-yang-trasformazionePer la medicina cinese, in inverno siamo al massimo dello Yin.

Le energie della natura e degli esseri umani tornano a circolare in profondità, quindi dobbiamo assecondare questo processo di approfondimento, consumando radici, tuberi e cibi contenuti in involucri o gusci.

Poiché questa è la stagione più fredda, gli alimenti dovranno essere cotti e particolarmente nutrienti, come le zuppe calde. Dovranno essere limitati al massimo i cibi crudi o di natura fresca, mentre si dovranno privilegiare quelli di natura calda o tiepida, che riscaldano. Per esempio aglio, cipolla, erba cipollina, peperone, porro e zenzero (quest’ultimo se fresco disperde il freddo, se secco riscalda l’interno).

Tra i cereali saranno da preferire riso glutinoso e sorgo, e tra le leguminose ceci, lenticchie e fagioli.

Per gli onnivori, le carni più indicate sono l’agnello, il montone, il fagiano, la faraona, il prosciutto di maiale e il pollo. Tra i prodotti di mare, molluschi, scampi e pesce azzurro. Per i frutti: datteri e tutta la frutta secca.

 

VEDIAMO NEL DETTAGLIO ALCUNI DEGLI ALIMENTI SOPRA MENZIONATI.

Uno dei più interessanti è lo zenzero; se è fresco, riscalda l’esterno del corpo eliminando le conseguenze del vento freddo e proteggendo il Polmone. Inoltre, favorisce la discesa del Qi di Stomaco ed ha grandi proprietà disintossicanti; è utile in caso di tosse con catarro, nausea, vomito ed epigastralgia. Va consumato con moderazione in presenza di deficit di yin  ed è sconsigliato in caso di ipertensione ed altre manifestazioni di calore.

Lo zenzero secco riscalda il Jiao medio e disperde il freddo soprattutto di origine interna. Molto potente è la sua azione di rafforzamento dello yang. Utile è il suo utilizzo per contrastare le conseguenze di disturbi da deficit o eccesso di freddo, come sanguinamenti cronici, dolori addominali, diarrea, tosse, nausea e vomito, sempre dovuti al freddo. Da evitare in caso di calore o fuoco interni. 

 

Due parole su un cibo scoperto da poco e diventato giustamente diffuso a livello di massa: la Quinoa. Non è un cereale, non contiene glutine ed è ricca di proteine, apporta beneficio a tutto l’organismo, combatte l’astenia, la debilitazione, la lombalgia e la gonalgia da deficit di Rene, e vari disturbi dell’apparato genito-urinario sia maschile che femminile anch’essi conseguenti al deficit di yang di Rene. La Quinoa è ricchissima di proteine, vitamine del gruppo B,E,C e  sali minerali, specie calcio, fosforo e ferro.